Il progetto ha il suo fulcro nel Codice Trivulziano conservato al Castello Sforzesco, in particolare nelle lunghe liste di vocaboli che Leonardo trasse dalle sue letture e dalle sue conversazioni con il fine di migliorare il proprio modo di parlare e di scrivere. Un aspetto, questo, quasi sconosciuto del genio leonardesco, che ha sempre attratto il pubblico e i ricercatori soprattutto per le sue produzioni artistiche e i suoi studi tecnico scientifici.
La scelta di parole operata da Leonardo rappresenta un patrimonio particolarmente significativo per la nostra città proprio perché Milano, oltre ad aver accolto il Leonardo artista e progettista, ha anche visto fiorire il Leonardo “vocabolista”, conservandone tuttora al Castello la preziosa testimonianza. I vocaboli annotati nel Codice Trivulziano erano per Leonardo parole da ricordare. Ed è appunto per non dimenticarle che l’Ufficio Resurrezione vuole portarle all’attenzione, esplodendole verso l’esterno tramite un progetto artistico che dia rilievo alla loro sonorità e al loro significato, rendendole “parlanti” anche al pubblico.