
QUITTING-rave culturale
Intervengono gli ideatori di Quitting, Arianna Testino, giornalista, Franco Broccardi, partner di BBS-Lombard, esperto in economia della cultura, gestione e organizzazione delle imprese culturali, e Marco Enrico Giacomelli, giornalista
In dialogo con Marco Baravalle, curatore e attivista, Anna Curcio, ricercatrice e studiosa di sociologia, Paola Dubini, Professoressa Associata nel Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi di Milano, Federico Ferrari, filosofo e critico d’arte, Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo, Nicola Ricciardi, direttore artistico di miart, Marco Scotini, responsabile del Dipartimento Arti Visive della NABA di Milano
Quitting propone un rave culturale itinerante e tematico, riunendo voci e punti di vista trasversali. Dalle arti visive alla filosofia, dalla musica al cinema, dalla moda alla politica, gli invitati alla festa sono tanti e tutti hanno qualcosa da dire, incoraggiando i partecipanti a fare altrettanto.
Il primo capitolo dell’iniziativa ha come cardine il fenomeno che ha ispirato il nome del gruppo. A discuterne, in maniera orizzontale e spontanea, saranno il curatore e attivista Marco Baravalle, la ricercatrice e studiosa di sociologia Anna Curcio, la Professoressa Associata nel Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi di Milano Paola Dubini, il filosofo e critico d’arte Federico Ferrari, il direttore della GAMeC di Bergamo Lorenzo Giusti, il direttore artistico di miart Nicola Ricciardi, il direttore artistico di NABA Marco Scotini.
L’obiettivo dei rave culturali organizzati da Quitting è stimolare un dibattito che prosegua oltre la cornice dell’evento e sopravviva al suo carattere effimero, valicando i confini tra le discipline e approfondendo argomenti radicati nell’oggi attraverso confronti ibridi e liberi da preconcetti.
La pubblicazione di un almanacco cartaceo restituirà i contenuti di ciascun rave culturale, fornendo spunti per il successivo. All’inizio la casa cartacea di Quitting sarà accolta da AES Arts+Economics, la rivista prodotta dallo Studio Lombard DCA di Milano. Uno sguardo aperto sul presente e un approccio obliquo rispetto ai temi affrontati sono il punto di contatto fra AES e Quitting e un’ottima base di partenza per il lancio di un progetto editoriale “nomade”, che desidera conquistare, in futuro, una piena autonomia.