
Flamingo Loophole: una pratica artistica come ‘committenza civica’
Editore: Paginaotto, Trento. 2023
Produttore: Mediterranean Hope (FCEI)
Autori che parteciperanno Francesco Bertelé con Pasquale Campanella, Alessandra Pioselli
Autori del libro Francesco Bertelé, Pasquale Campanella, Alessandra Pioselli,Azra Hromadžić, Dino Dupanović e Mauro Milanaccio
Interverranno Léa Karam, Niccolò Parigini, operatori di Mediterranean Hope e coaturi del libro, Alessandra Donati, esperta di diritto dell’arte, avvocato e docente, Chiara Pirozzi, Curatrice e storica dell’arte, Artistə: Monica Sgrò e Patrizio Raso
Design e grafica: Léa Karam
Direzione artistica: Francesco Bertelé
Project Manager: Niccolò Parigini
Disegni : Francesco Bertelé
Il libro si propone di condividere la storia della costruzione della palestra di arrampicata Flamingo Loophole, inaugurata a Bihać nel giugno 2022.
Flamingo Loophole è nata come parte del progetto Balkan Rope di Mediterranean Hope – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – realizzato con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Insieme all’associazione locale KES Spectrum, è stato formato un consorzio per la realizzazione di una palestra il cui scopo è di essere un punto di incontro e di coesione sociale con l’obiettivo di implementare l’arrampicata per i suoi effetti terapeutici.
La palestra è stata realizzata all’interno dei locali del Kulturni Centar di Bihać (BiH), partecipando così alla ri-qualificazione, già in atto da parte della città, di un luogo centrale abbandonato da anni.
Flamingo Loophole è anche un processo artistico , che introduce il concetto di ‘committenza civica’, sostanzialmente un modo di fare arte che parte dall’azione civica sul territorio, attivata dallo scambio con la realtà incontrata.
La pubblicazione intende restituire, sia a livello locale che ad un pubblico internazionale, il racconto dell’intero progetto Balkan Rope, dalle fasi della sua realizzazione, alla descrizione del territorio in cui si colloca, e di verificarne le ricadute effettive sul territorio. Il percorso narrativo del libro è strutturato attraverso alcuni interventi e saggi di ricercatori ed attivisti, con il supporto di vario materiale documentale figurativo del percorso di produzione, costituito da disegni, appunti e materiale fotografico.
Biografia degli autori e dei relatori
Francesco Bertelé (f’): artista visivo, PM & Advisor presso Recipient.cc. Vive e lavora a Canzo e a Bihać. f’ traccia il suo percorso di ricerca tra esplorazione ed esperienza, per creare installazioni ambientali e interagenti capaci di restituire un vissuto complesso. Ogni sua opera è composta da una catena di elementi discreti e autonomi che si relazionano sulla base di legami emergenti e temporanei, non predeterminati. Interazioni dotate di una discorsività che si dispiega attraverso vari mezzi anche in modo non coordinato.
Le sue opere spaziano dalle metodologie tradizionali alle tecnologie digitali d’avanguardia, fondendo senza soluzione di continuità intuizioni teoriche e sperimentazione pratica. Produzioni che si realizzano spesso attraverso processi partecipativi, adottando una metodologia che sfrutta l’intelligenza collettiva per creare esperienze immersive e aptiche.
Lo studio dell’interazione sfumata tra uomo e natura è la matrice del suo cercare, attraverso la quale Francesco Bertelé indaga i processi politici e sociali più urgenti, per restituirli in forma di opere poetiche e visionarie frutto della sintesi tra dati collettivi ed esercizio personale. Un punto chiave della sua indagine è l’impatto dell’“episteme digitale” sull’immaginario sociale e indaga come le mediazioni tecnologiche plasmino le comprensioni cognitive e percettive della realtà, sviluppando una topografia critica della percezione.
Parte della sua produzione più recente ruota attorno al concetto di «committenza civica» e si sviluppa come una operazione artistica in relazione ai meccanismi di pratiche sociali e umanitarie: un modo di fare arte che parte dall’azione sul territorio attivata dallo scambio con la realtà incontrata, considerandone gli elementi di senso, la storia, la memoria, le contraddizioni e i conflitti.
I suoi progetti e le sue opere sono stati presentati presso istituzioni italiane e straniere tra cui :Historical Museum of Bosnia and Herzegovina, Sarajevo; Museo Madre, Napoli; Bulevard Art and Media Institute,Tirana ; Mediamatic, Amsterdam ; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Museo del Novecento, Milano; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano; ‘A cielo aperto’, Latronico; Skaftfell project space, Center for Visual Art, East Iceland; 3rd Land Art Biennial LAM 360°, Mongolia; Auditorium Kunstnernes Hus – KHIO, Oslo; Sinop Biennale, Sinop (Turchia).
f’ è fondatore e direttore artistico di diversi progetti collettivi tra cui a2410.it, Carrozzeria Margot e Mobeel.
Alessandra Pioselli: è critica d’arte, curatrice e ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche contemporanee. Dal 2010 al 2021 è stata direttrice dell’Accademia di belle arti G. Carrara, Bergamo. È docente di Storia dell’arte contemporanea, di Critica d’arte e di Storia dell’architettura e urbanistica presso la stessa accademia, di Arte pubblica e di Arte postcoloniale al Master in economia e management dell’arte e della cultura (24Ore Business School, Milano). Collabora con Artforum. La sua ricerca si focalizza sulla dimensione sociale, urbana e territoriale della pratica artistica.
Pasquale Campanella: artista e docente, vive e lavora a Milano. Comincia a esporre nel 1985; nel 1987 fonda il gruppo Wurmkos con cui sperimenta metodi di arte relazionale. Insieme al gruppo ha esposto in musei italiani ed esteri. Nel 2001 partecipa alla 49° Biennale di Venezia, nel 2011 riceve il Premio Ciampi l’Altrarte in qualità di fondatore di Wurmkos. Dal 2004 lavora a progetti di arte pubblica, conduce laboratori e svolge attività di formazione in ambito sociale. È membro della Fondazione Wurmkos.