Pietro Coletta

2020

arti visive

Pietro Coletta nasce a Bari il 2 dicembre 1948. Nel 1967 si trasferisce a Milano e si iscrive all’Accademia di Brera, dove frequenta i corsi di scultura di Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe. Nel 1969 prende studio in Corso Garibaldi dove tuttora lavora e vive. Docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 2016 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Tra le più importanti partecipazioni a rassegne espositive nazionali e internazionali: “Premio San Fedele” di Milano al “XV Festival dei due Mondi” di Spoleto; “Quadriennale di Roma” del 1975, “Pittura Ambiente al Palazzo Reale”, Milano 1979, “Lenbachhaus” di Monaco, Hayward Gallery di Londra in “Arte Italiana” 1960-82, Power Gallery di Sydney e all’University Art Museum di Brisbane, alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia. […] Nel 1990 espone alla Biennale di Toyama in Giappone e una personale allo Studio G7 di Bologna[…] Nel 2004 ha partecipato a “Scultura italiana 1960-2004” al Parco Scultura “La Palomba” di Matera. Nel 2005 partecipa alla “La scultura italiana del XX secolo” alla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. Si ricordano infine nel 2006 “Mitos — Miti e archetipi nel mare dalla conoscenza” al Museo Bizantino e Cristiano di Atene[…]. Nel 2009 crea l’installazione permanente “Essenza del volo, volo dell’essenza” all’ UCLA Università di Los Angeles e nel 2013 partecipa all’”International Sculpture Festa” 2013, Hangaram Museum, Seul Arts Center.

Pietro-Coletta-installazione-view-at-XV.-Biennale-di-Venezia-1982
Pietro Coletta, installazione, XV Biennale di Venezia 1982.

Il lavoro di Pietro Coletta, scultore capace di generare elementi di forza e di tensione, si configura seguendo codici del costruttivismo e del suprematismo russo, dell’arte povera, della land art e del minimalismo evolvendo in una lirica spirituale autonoma per cui la materia è forma illusoria. Coletta è invitato come maestro nella prima residenza di Casa degli Artisti per sviluppare un concetto cardine per la Casa: l’arte come bene pubblico; una scultura per il quartiere. La fase iniziale della residenza si concentra sullo studio di opere pubbliche già presenti nell’area circostante; la valutazione di luoghi opportuni e la realizzazione di disegni progettuali per verificare la fattibilità e la corretta relazione tra opera d’arte e spazio urbano.

“La mia operazione artistica è quella di costruire una “scultura virtuale”, […] la mia ricerca plastica si muove sul tema unico e centrale dello spazio. […] Le mie opere non “occupano” lo spazio, ma lo “generano” e lo “dilatano”, determinandone, appunto, questo carattere virtuale. In questa creazione l’ambiguità che provoco in chi guarda l’opera assume un’importanza fondamentale”.

 

 

 

Pietro Coletta

Pietro Coletta nasce a Bari il 2 dicembre 1948. Nel 1967 si trasferisce a Milano e si iscrive all’Accademia di Brera, dove frequenta i corsi di scultura di Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe. Nel 1969 prende studio in Corso Garibaldi dove tuttora lavora e vive. Docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 2016 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Tra le più importanti partecipazioni a rassegne espositive nazionali e internazionali: “Premio San Fedele” di Milano al “XV Festival dei due Mondi” di Spoleto; “Quadriennale di Roma” del 1975, “Pittura Ambiente al Palazzo Reale”, Milano 1979, “Lenbachhaus” di Monaco, Hayward Gallery di Londra in “Arte Italiana” 1960-82, Power Gallery di Sydney e all’University Art Museum di Brisbane, alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia. […] Nel 1990 espone alla Biennale di Toyama in Giappone e una personale allo Studio G7 di Bologna[…] Nel 2004 ha partecipato a “Scultura italiana 1960-2004” al Parco Scultura “La Palomba” di Matera. Nel 2005 partecipa alla “La scultura italiana del XX secolo” alla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. Si ricordano infine nel 2006 “Mitos — Miti e archetipi nel mare dalla conoscenza” al Museo Bizantino e Cristiano di Atene[…]. Nel 2009 crea l’installazione permanente “Essenza del volo, volo dell’essenza” all’ UCLA Università di Los Angeles e nel 2013 partecipa all’”International Sculpture Festa” 2013, Hangaram Museum, Seul Arts Center.

Pietro-Coletta-installazione-view-at-XV.-Biennale-di-Venezia-1982
Pietro Coletta, installazione, XV Biennale di Venezia 1982.

Il lavoro di Pietro Coletta, scultore capace di generare elementi di forza e di tensione, si configura seguendo codici del costruttivismo e del suprematismo russo, dell’arte povera, della land art e del minimalismo evolvendo in una lirica spirituale autonoma per cui la materia è forma illusoria. Coletta è invitato come maestro nella prima residenza di Casa degli Artisti per sviluppare un concetto cardine per la Casa: l’arte come bene pubblico; una scultura per il quartiere. La fase iniziale della residenza si concentra sullo studio di opere pubbliche già presenti nell’area circostante; la valutazione di luoghi opportuni e la realizzazione di disegni progettuali per verificare la fattibilità e la corretta relazione tra opera d’arte e spazio urbano.

“La mia operazione artistica è quella di costruire una “scultura virtuale”, […] la mia ricerca plastica si muove sul tema unico e centrale dello spazio. […] Le mie opere non “occupano” lo spazio, ma lo “generano” e lo “dilatano”, determinandone, appunto, questo carattere virtuale. In questa creazione l’ambiguità che provoco in chi guarda l’opera assume un’importanza fondamentale”.

 

 

 

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